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Biomagnetismo

Il Biomagnetismo è una tecnica scoperta dal dottore messicano Isaac Goiz Durán, che utilizza coppie di magneti, da collocare in esatti punti del corpo, per riequilibrare il pH e permettere così all’organismo di ritrovare autonomamente la salute in modo semplice, naturale, indolore e senza effetti collaterali.

Il Biomagnetismo non inietta, non fa ingurgitare, non taglia e non estirpa. Come diceva Ippocrate il principio da seguire è “curare senza danneggiare”.

È un sistema che non si basa sui sintomi ma sulla risposta kinesiologica del corpo stesso, che consente di individuare i punti di applicazione.

I magneti riequilibrano i campi magnetici irregolari, così facendo neutralizzano l’ambiente rendendo impossibile la sopravvivenza dei patogeni, in questo modo si può dire che il biomagnetismo “non cura” ma permette al corpo di recuperare la salute da solo.

Questo avverrà più o meno velocemente a seconda dell’energia personale  e di tutti i fattori che avevano portato alla malattia.

Le malattie derivano da squilibri presenti nell’organismo e hanno cause molteplici che spesso permangono anche dopo la guarigione, ovvero le caratteristiche psicologiche, le abitudini alimentari, il ritmo della vita, lo stress, e tutto questo può portare al ricrearsi delle condizioni che avevano fatto squilibrare ed ammalare l’organismo.

Il biomagnetismo, agendo su tutti i sistemi dell’organismo,  può essere utile in quasi tutte le malattie, l’efficacia dipende dal grado di degenerazione raggiunto al momento di iniziare il trattamento, oltre al grado di intossicazione dato dai farmaci assunti.

L’organismo umano è un sistema autoregolato, equilibrato e omeostatico, ovvero capace di mantenere in un relativo equilibrio stabile le caratteristiche del proprio ambiente interno.

Non dobbiamo far niente per mantenere le nostre pulsazioni cardiache, né per respirare, ecc., tutto si realizza in maniera intelligente. Di fronte a qualsiasi problema l’organismo si attiva per riportare i valori al loro stato di equilibrio.

L’organismo è energia e informazione in movimento, non siamo un corpo che “possiede” energia, ma energia che si esprime come corpo.

Ogni cellula ha la sua informazione e la sua memoria, inoltre è connessa intelligentemente con tutte le altre cellule del corpo attraverso una sorta di rete informatica che le informa tutte all’istante.

Il flusso dell’informazione è fondamentale al mantenimento dell’equilibrio interno e della salute. La malattia è la conseguenza di un blocco di questo flusso. Il biomagnetismo, riequilibrando il Ph, elimina questo blocco consentendo all’intelligenza del sistema di ristabilire la salute.

La salute del nostro corpo (salvo pochi organi) si ha con un livello di pH vicino alla neutralità (pH 7). Quando si verifica un’infezione o una disfunzione organica, il pH della zona affetta si altera in acido o alcalino, mentre un’altra zona del corpo fa specularmente il contrario, giacché il numero degli ioni H+ (acidità) e di quelli OH– (alcalinità) deve essere sempre uguale. In questo modo si forma una “coppia biomagnetica”, composta da due poli di segno contrario che entrano in risonanza biomagnetica, alimentandosi a vicenda energeticamente.

Se il punto acido è propizio allo sviluppo di virus e funghi, quello alcalino lo è per batteri e parassiti, e così come non può esserci un punto alcalino senza che se ne crei uno acido, anche i microorganismi si legheranno in simbiosi per manifestare la loro patogenicità.

Questo squilibrio del pH provoca o è associato alla maggior parte delle patologie delle quali soffriamo, dai disturbi psicoemozionali alle semplici malattie stagionali fino a quelle croniche o degenerative.

L’operatore di biomagnetismo, seguendo un preciso protocollo, può identificare i punti di squilibrio associati ai vari patogeni così da poter intervenire, con l’applicazione di magneti che riportino alla neutralità le zone alterate dell’organismo.

Ogni cellula ha il suo campo magnetico e quando viene applicato un magnete esterno questa assume la polarità del campo magnetico applicato. Questo effetto dura anche dopo che l’applicazione è terminata. Tutte le infermità sono in relazione con oscillazioni magnetiche dannose che il corpo non è riuscito a bloccare.

L’organismo è come un computer che scambia costantemente informazioni, che fluiscono per il corpo tramite impulsi elettromagnetici che consentono le reazioni biochimiche di ogni cellula. Tutto si basa su questa rete magnetica che funziona correttamente solo quando sussiste un equilibrio fra il corpo elettromagnetico, il corpo biochimico e il corpo mentale.

Col pH neutro i microorganismi patogeni non possono sopravvivere e nella maggior parte dei casi ciò permetterà al corpo di ritrovare la salute da sé.

Al giorno d’oggi si sono identificate più di 300 coppie biomagnetiche, ciascuna associata a precisi microorganismi e patologie; queste coppie possono inoltre combinarsi tra loro, moltiplicando gli effetti negativi. Ma il biomagnetismo non si basa sulla sintomatologia, bensì sulla causa energetica che sta producendo la malattia, ed eliminando questa causa, ovvero riportando il pH alla neutralità, la sintomatologia andrà progressivamente a scomparire.

Il biomagnetismo può applicarsi nella totalità delle problematiche relative alla salute, ma non dobbiamo sottovalutarne il valore preventivo, per far sì che l’equilibrio indotto nel corpo non permetta ai patogeni di svilupparsi, ancor prima che essi si siano manifestati tramite sintomatologie dolorose. Infatti è comprensibile che quando si arriva ad una malattia lo squilibrio che l’ha prodotta fosse in essere da prima che i suoi effetti fossero visibili, perciò mantenendo l’organismo in uno stato neutro impediamo ai patogeni di albergare dentro di noi e di potersi sviluppare.

Il trattamento biomagnetico, neutralizzando il pH alterato nei punti squilibrati, aiuta ogni singola cellula a tornare al suo stato di equilibrio. Dopo il trattamento, in alcuni casi, non troppo frequenti, può avvenire una crisi curativa. Questa comporta un disturbo di breve durata dovuta all’eliminazione delle tossine per varie vie (pelle, intestino, apparato urinario e respiratorio…) che va aiutata bevendo molto e favorendo l’eliminazione.

Il recupero totale dipende infatti dalla complessità del malanno e dalla capacità di risposta del sistema immunitario oltre che dal danno già causato dalla malattia. C’è poi il tempo necessario per recuperare la salute, che può variare da ore a settimane.

L’assenza di coppie squilibrate dà la chiara indicazione della fine del trattamento, dopodiché potranno esserci sessioni a scopo preventivo o al presentarsi di nuove problematiche.

Il tempo normale fra due sessioni è una settimana, ma può variare a seconda della risposta e della necessità individuale, in casi particolari si può arrivare fino a un trattamento al giorno.

Chi si sottopone ai trattamenti magnetici non è da considerarsi un paziente ma una persona che cerca aiuto per guarire da sola. Ognuno di noi è il solo responsabile della sua salute e sarà cura di ognuno l’abbinare ai trattamenti un’alimentazione salutare e una vita sana, rilassata, senza conflitti emozionali distruttivi. In caso contrario si ripresenteranno, prima o poi, le problematiche che hanno condotto la persona a cercare un aiuto per la propria salute.

Concludiamo ricordando che il biomagnetismo, che nulla ha a che vedere con la magnetoterapia, risponde al principio di Ippocrate “curare senza far danni”, in realtà non propriamente curando quanto consentendo al corpo di ritrovare la salute in modo assolutamente autonomo.

 

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