L’olfatto nella società attuale è il senso meno utilizzato, tant’è che spesso dopo aver annusato un paio di profumi il nostro naso è già saturo, a differenza di quello delle altre specie animali, che riescono a distinguere milioni di sfumature odorose.
Eppure gli odori hanno un accesso diretto alle nostre emozioni, con modi strettamente soggettivi, e riescono a darci stimoli potenti e inesplicabili.
Non solo, l’olfatto può rievocare in noi immagini dimenticate ogni volta che ritroviamo un odore che appartiene al passato, come un linguaggio che richiama al nostro inconscio persone e immagini che furono.
L’olfatto schiude insomma un mondo di emozioni e di ricordi, ed è così che alcune fragranze le percepiamo come piacevolissime mentre altre ci disgustano.
Normalmente i profumi sono estratti dalle piante, solo alcuni venivano estratti da ghiandole animali (come l’ambra grigia o il muschio), giacché il regno vegetale è ricco di essenze che spaziano dalle note fiorite a quelle agrumate, balsamiche o legnose.
Ma il ruolo delle essenze nella nostra vita non è il mero piacere, poiché hanno valenze curative a tutti i livelli, sia fisico che emozionale e psichico.
Lo stimolo olfattivo modifica i nostri atteggiamenti psichici e molti olî essenziali sono efficaci contro le infezioni dimostrando un alto potere antisettico, altri ancora stimolano il nostro sistema immunitario, e ci sono scienziati che ritengono che la virtù delle essenze non consista soltanto nell’ostacolare lo sviluppo dei batteri, ad esempio, quanto nel rendere più forte ed equilibrato il soggetto che ne è colpito.
Il mondo delle essenze è incredibilmente ricco, per ora ci limiteremo però a vedere, a grandi linee, come possiamo approfittarne nel quotidiano.
Come si usano gli olî essenziali?
Per via orale:
– da 1 a 3 gocce su miele o zucchero, 3 volte al dì
– (è sconsigliato per bambini e stomaci delicati).
Inalazioni e suffumigi
– in acqua bollente, 7 gocce
– in aerosol: 2 gocce con acqua
– su un fazzoletto, 3 gocce da annusare
Bagni aromatici e pediluvi
– depurativo → sale marino (100 gr / 20 gocce)
– lenitivo → miele (1 cucchiaio / 10 gocce)
– curativo → argilla (100 gr / 20 gocce)
– astringente → aceto mele (150 ml / 15 gocce)
– purificante → crusca (50 gr / 20 gocce)
Massaggi
– olio (mandorle, jojoba, iperico…) 100 ml / 50-100 gocce
Per arricchire i cosmetici
– qualche goccia aggiunta a creme per il viso e per il corpo, a sciampo e bagnoschiuma.
Purificazione dell’ambiente
– nell’apposito diffusore 5-10 gocce in acqua.
Contro gli insetti
– tarme, pidocchi, pulci e zecche, zanzare e parassiti delle piante.
NB: è preferibile utilizzare gli olî essenziali diluiti, ma se puri vanno usati in minima quantità (es: su una puntura di insetto, 1 goccia).
Un valido alleato…
L’olio di mandorle dolci è ricavato dalla pressione a freddo del frutto ed è il veicolo più usato per l’utilizzo cutaneo degli olî essenziali.
Lo si può usare puro o miscelato con oli essenziali, per adattarlo alle diverse esigenze, è infatti l’olio ideale per effettuare qualsiasi tipo di massaggio aromaterapico (rilassante, antidolorifico, sportivo…).
È particolarmente adatto alla pelle dei neonati, degli anziani e di tutte le persone in genere.
Usato per via interna stimola dolcemente l’intestino, ma è ben più conosciuto per le sue virtù idratanti che lo rendono utile a massaggiare la pelle di tutto il corpo prima o dopo la doccia, o nel corso della gravidanza e dopo il parto, dove può essere usato quotidianamente sulla pancia e sul seno, anche durante l’allattamento.
Applicato sui capelli prima del lavaggio li rende più morbidi e lo si può usare al mare per proteggere la chioma dalla salsedine.
Un altro utilizzo è dopo la ceretta, per toglierne i residui e limitare l’arrossamento, così come lo si può usare per struccarsi. Infine lo si può adoperare per il massaggio dei bambini, e anche per lenire il prurito del morbillo e delle dermatiti.